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Biografia completa Osaka Flu

Biografia completa Osaka Flu

Anche se il nostro nome arriva da un virus letale, non siamo contagiosi, vogliamo solo raccontare il mondo attraverso i nostri occhi: i nostri testi sono diretti ed energici, mentre il sound mescola indie, punk e cantautorato. Abbiamo iniziato il nostro percorso musicale nel 2010 ad Arezzo, con influenze che vanno dai Clash a Rancid, da Cash e Devo a Bob Dylan, da Gaber a De André.

Siamo una band totalmente indipendente composta da Denni (chitarra, voce), Cecco (basso, voce)  e Michi (batteria, voce): ci occupiamo personalmente della scrittura e composizione dei brani, della produzione, promozione e distribuzione.

La nostra filosofia è semplice: nessuna ricerca di consenso, nessun artificio compositivo o retorico; le basi senza fronzoli sono accompagnate da testi che affrontano temi sociali, politici, ambientali e intimi con un’ironia irriverente. 

Album

Look Out Kid (2014)

“Il nostro primo disco! Prima avevamo sempre fatto uscire i nostri pezzi come singoli, o al massimo in EP di due o tre brani. Ma con “Look Out Kid” abbiamo deciso di fare le cose in grande: abbiamo raccolto i brani che avevamo composto negli anni precedenti, ci abbiamo aggiunto pezzi nuovi scritti apposta per l’occasione, e ne abbiamo fatto un album vero e proprio. In quel periodo non ci fregava niente dei testi, ci importava solo del sound, tra rock’n’roll grezzo e alternative rock, influenzato dal punk che ascoltavamo da adolescenti( non abbiamo mai smesso) e dai gruppi indie inglesi tipo The Strokes, Libertines e Block Party. E poi c’era Bob Dylan, di cui Denni era in fissa, a cui dobbiamo il titolo dell’album (preso da “Subterranean Homesick Blues”). Ma “Look Out Kid” è un concept album che racconta una notte di eccessi vista con gli occhi di un ragazzo, tra alienazione, rabbia e voglia di evasione. Repubblica ha accostato il nostro sound alle colonne sonore di Quentin Tarantino, non male eh? “Un incontro tra Bo Diddley e gli Arctic Monkeys”: così Antonio Romano di RockIt.it ha descritto il singolo “I Don’t Care If It’s Right Or Wrong”, che cattura perfettamente l’essenza del disco. Ah, e non dimentichiamoci del video di “Sixteen Tons”, cover di Merle Travis, girato nel carcere di Arezzo con Giorgio Canali.

KM 183 (2016)

Durante i concerti, cantando in inglese, ci siamo resi conto che non capivamo un cazzo di quello quello che dicevamo. Così, con “KM 183” abbiamo cambiato rotta, abbandonando l’inglese e concentrandoci sul raccontare quello che vedevamo. “Apocalhipster”, “Mentre Eri in Viaggio”, “La Sindrome de Giovane Holden” sono solo alcuni dei brani che affrontano con sarcasmo l’ipocrisia, il consumismo e la mancanza di prospettive. Il titolo? Arriva da un episodio tragicomico: durante un tour sulla Salerno-Reggio Calabria, il nostro furgone ci ha lasciati a piedi proprio al km 183! Con questo disco siamo stati inseriti tra i migliori live del 2017 da Keep On Live e tra le migliori band italiane secondo la rivista Fred Perry Subculture.

L’Italia è fuori dal Mondiale (2018)

Con “KM 183” eravamo immersi nel mondo del rock americano-inglese, con grandi narrazioni e temi universali, ma poi qualcosa è cambiato. Abbiamo preso una fissa per i grandi cantautori italiani, Gaber, De André, Guccini , Rino Gaetano … Scavando nei loro testi e dentro di noi, ci siamo concentrati sulla periferia in cui siamo cresciuti, cercando di raccontare le nostre emozioni, il disagio di sopravvivere. “L’Italia è fuori dal Mondiale” è nato così, da questa nuova consapevolezza. La mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali del 2018 è diventata lo spunto per un’analisi del stento che viviamo ogni giorno: la disoccupazione, la crisi dei valori, il precariato. I brani più ascoltati sono “Gina”, “Viva Verdi, la Magnani e Berlinguer” e “Mi fa schifo lavorare”. “L’Italia è fuori dal mondiale” è stato disco del giorno su Rockit.it e tra i migliori dischi dell’anno secondo Romasuona.it.

La Strana Famiglia (2020)

A 15 anni, quando abbiamo iniziato ad ascoltare il punk – Rancid, NOFX, Operation Ivy, i primi Green Day, Me First and the Gimme Gimmes – eravamo affascinati dalle cover, dagli split… e così ci siamo chiesti: perché non lo facciamo anche noi? Con “La Strana Famiglia abbiamo deciso di rendere omaggio al cantautorato e al rock italiano, divertendoci un casino, anche se è stato molto complicato! Precisamente: CCCP, Rino Gaetano, Skiantos, Giorgio Gaber, Diaframma e Fabrizio De André. Da segnalare la nostra versione di “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André, un brano che parla di libertà individuale e giustizia sociale. Abbiamo iniziato a suonarla dopo un concerto nel carcere di Arezzo nel 2015.

Attività Live

Negli anni abbiamo calcato diversi palchi in giro per l’Italia, aprendo concerti per band come Tre Allegri Ragazzi Morti, Meganoidi, Roy Paci & Aretuska, Il Muro del Canto, Giancane Fask, Punkreas, Assalti Frontali. A settembre 2020 abbiamo partecipato alla finale del Premio Buscaglione.

Novità

A dicembre 2024 uscirà il nostro nuovo singolo, “Mio caro me”, e nel 2025 l’album “Lasciateci divertire”.

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